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La giovane Fisher e i bollenti anni ‘60

Andrea Fagioli domenica 16 giugno 2024
Ironia e leggerezza caratterizzano anche la seconda e ultima stagione della serie australiana I casi della giovane Miss Fisher, ispirata ai romanzi di Kerry Greenwood e diretta da Fiona Banks, in onda da venerdì alle 21,20 su Rai 2 con due episodi a sera fino al 5 luglio. Il genere è quello del giallo con toni da commedia. Ambientata nella Melbourne a cavallo tra gli anni Sessanta e Settanta, la serie racconta le avventure della giovane Peregrine Fisher (Geraldine Hakewill), nipote di una tenace investigatrice scomparsa in un misterioso incidente aereo. Peregrine è cresciuta in campagna, ma si sposta nella metropoli australiana dove decide di reclamare l’eredità della zia, scoprendo anche di avere ereditato dalla congiunta la curiosità e il talento nel risolvere misteri e delitti. Il tutto nel contesto di una ricostruita, precisa e colorata, ambientazione vintage, compresi abbigliamento, capigliature, auto e musica, con una protagonista dai modi di fare disarmanti e una naturale propensione a trasgredire l’ordine precostituito: «C’è chi segue le regole e chi le infrange», dice Peregrine nel primo episodio di questa seconda stagione chiamata a risolvere, da ispettore privato come sempre in competizione con la polizia locale, un caso particolarmente difficile con la morte di due amanti e il coinvolgimento di altre coppie di amici e persino dei vicini di casa. Anche questa volta, come in altri casi, le indagini si svolgono sullo sfondo di situazioni diciamo così di emancipazione sessuale (amore libero e relazioni extraconiugali). Ogni riferimento pruriginoso viene comunque smorzato dalla rammentata ironia, anche perché la scelta di certe situazioni rappresenta, ovviamente senza troppe pretese sociologiche, un modo per raccontare le profonde trasformazioni che caratterizzarono i primi decenni della seconda metà del secolo scorso. © riproduzione riservata