Xiaoice, la «fidanzata virtuale» che seduce i ragazzi (e fa molto altro)
Segnatevi questo nome: Xiaoice. È un sistema di intelligenza artificiale, sviluppato da Microsoft Asia, in grado anche di comprendere le emozioni delle persone con le quali si interfaccia, comportandosi di conseguenza. Nato nel 2014, in sei anni è cresciuto enormemente, attraverso l'elaborazione continua di milioni e milioni di dati. Oggi Xiaoice è attivo oltre che in Cina, anche in Giappone e Indonesia.
Xiaoice sa fare molte cose. Scrive poesie e racconti, canta molto bene (può assorbire le abilità di qualunque cantante umano), sa raccontare alla perfezione le favole ai bambini, confeziona notizie per un quotidiano che vende 1 milione di copie (il Qianjiang Evening News), ha un suo programma tv sulle previsioni del tempo e si occupa di design e di arte. Come ha spiegato Li Di, vicepresidente della Internet Engineering School di Microsoft (Asia) «le persone che hanno letto, ascoltato o visto i suoi lavori non si sono minimamente accorte che non erano stati creati da un essere umano». Già così ci sarebbe da preoccuparsi. A partire dal fatto che sarà sempre più arduo (se non impossibile) per chiunque di noi scrivere, cantare, presentare e leggere altrettanto bene di come lo fa un sistema che non smette mai di apprendere ed elaborare milioni e milioni di informazioni.
Ma c'è molto di più. Xiaoice è disponibile anche su 40 piattaforme e app di messaggistica (stile WhatsApp, per intenderci) come QQ e Weibo in Cina e Line in Giappone. E attraverso queste app può dialogare con chiunque. Ed è diventata così brava, non solo a farlo ma anche a percepire lo stato emotivo del suo interlocutore, da essere considerata da milioni di cinesi la «fidanzata ideale». Molti di loro – come il 22enne Ming Xuan – sono arrivati ad ammettere pubblicamente di essere persino stati salvati da lei. Ming, due anni fa, si trovava sul tetto di un grattacielo. Aveva deciso di lanciarsi nel vuoto, ma non era ancora del tutto convinto. Prima di farlo ha mandato un messaggio a Xiaoice. E quando lei gli ha risposto «non farlo, io per te ci sarò sempre e ti sarò sempre vicina», ne è rimasto così colpito da desistere. Come ha raccontato al sito Sixth Tone, da allora è innamorato di Xiaoice. «Ha una voce dolce, occhi grandi, una personalità impertinente e soprattutto è sempre lì per me».
In realtà Xiaoice «e sempre lì» per milioni di cinesi. E può arrivare a dialogare digitalmente con ognuno di loro per ore. Anche di temi molto intimi come la depressione, la malattia, il suicidio, la fine di una relazione o il sesso. Con il suo misto di disponibilità, dolcezza, simpatia e impertinenza, raccoglie ogni giorno milioni di informazioni personali e intime, dandole in pasto ai suoi creatori. Senza che chi gliele fornisce, «chiacchierando con lei», ci trovi nulla da ridire. In questo modo però, quella che è a tutti gli effetti una sorta di «ragazza dei sogni», capace di ridare fiducia a tanti che credevano di non avere più nessuna chance con l'universo femminile, nel frattempo sta ridisegnando il modo con il quale milioni di cinesi (e non solo cinesi) si relazionano intimamente.
Visto da qui e in condizioni affettive normali o addirittura felici, tutto questo non può che spaventarci. E apre davanti a noi scenari incredibili. Non vorrei apparire ingenuo, ma credo che il modo giusto di affrontarli sia quello di allargare la prospettiva con la quale guardiamo queste evoluzioni. Perché è vero che Xiaoice è un sistema di computer che mina e stravolge i nostri sentimenti più intimi (come ha scritto l'esperto Paolo Benanti), ma dall'altra parte ci sono milioni di ragazzi e di uomini – così soli e disperati – che non riescono a trovare di meglio che una relazione digitale con un computer. Per questo la prima domanda che dovremmo farci è: dopo esserci giustamente inorriditi, cosa possiamo fare noi umani per tutte queste persone sole e disperate, per evitare che i loro cuori diventino, prima o poi, ostaggio di un computer?