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La festa di Baglioni tra canzoni e show

Andrea Fagioli martedì 7 dicembre 2021
La carriera e il valore artistico di Claudio Baglioni sono tali che il cantautore romano può ormai permettersi tutto, anche uno show in tre serate di quasi dieci ore complessive come quello iniziato sabato su Canale 5 con il titolo Uà - Uomo di varie età, che non è altro che un gioco di parole dove “Uà” è appunto la contrazione di “Uomo di varie età” e “varie età” può intendersi anche tutto attaccato: “varietà”. Un cosiddetto life-show ideato, scritto e interpretato dallo stesso Baglioni con oltre settanta tra musicisti e performer, che si esibiscono su un enorme palcoscenico sotto la direzione artistica di Giuliano Peparini. In più tantissimi ospiti, tra i quali, almeno nella prima puntata, molti concittadini: Renato Zero, Eros Ramazzotti, Giorgia, Ultimo, Alex Britti, Massimo Ghini, Pierfrancesco Favino… Nell'insieme un modo per raccontare se stesso, per riproporre gran parte dei suoi successi e di prendersi un po' giro. L'autoironia, anche se a volte forzata, è parte del Baglioni settantenne (nato nel quartiere di Centocelle nel 1951). Forse come attore non sarà il massimo, ma decidere di scherzare su se stesso è apprezzabile, anche se i duetti non sempre hanno funzionato. Ad esempio quello con Renato Zero è apparso banale soprattutto per l'espediente e per il travestimento: un ipotetico scambio di camere d'albergo per cui Zero esce fuori vestito da Baglioni e viceversa Baglioni esce vestito da Zero. Quando poi ognuno dei due canta i brani dell'altro le cose cambiano. Zero può cantare Baglioni e Baglioni può cantare Zero. L'importante sono le canzoni e le loro rispettive voci. Nonostante tutto lo show televisivo ha tradito le attese, probabilmente per la scelta di non andare in diretta, di non lasciare nulla al caso e, di fatto, di rinunciare anche a un vero pubblico.