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Giuliana di Nicomedia. La fede come orizzonte aperto fino al martirio

Matteo Liut venerdì 16 febbraio 2018
La storia di santa Giuliana ci ricorda che la fede non è un semplice "abito" da smettere in qualunque momento e da cambiare al bisogno, ma uno stato di vita, un orizzonte esistenziale che necessita di essere condiviso con coloro che camminano assieme a noi. A nove anni, infatti, Giuliana che era l'unica cristiana in una famiglia di pagani a Nicomedia (oggi Izmit in Turchia), venne promessa sposa al prefetto della città, Eleusio. Il padre sperava che il matrimonio avrebbe riportato la figlia a rivolgersi nuovamente agli dei, ma Giuliana nel 305, giunta ai 18 anni, quando avrebbe dovuto sposarsi secondo gli accordi, chiese che il suo futuro marito accettasse di farsi battezzare. Fu lo stesso Eleusio a denunciarla, condannandola così alle torture e al martirio: neppure la pena capitale, infatti, fece cambiare idea a Giuliana, che non rinnegò la propria fede.
Altri santi. Beato Nicola Paglia, domenicano (1197-1256); san Giuseppe Allamano, sacerdote (1851-1926).
Letture. Is 58,1-9; Sal 50; Mt 9,14-15.
Ambrosiano. Qo 12,1-8.13-14; Sal 18; Mc 13,28-31.