Sulla piattaforma di Paramount+ è disponibile da alcuni giorni la serie The Stallone family che, come s’intuisce dal titolo, racconta la famiglia di Sylvester Stallone, «Sly» per gli amici, celeberrimo interprete di Rocky e Rambo. Ma qui il maschio di casa, alla faccia dei muscoli che ancora reggono nonostante i 76 anni, soccombe facilmente di fronte alle femmine di famiglia («Sono in una casa di vere donne, non vinco mai»): la moglie Jennifer Flavin (54 anni, ex modella) e le tre figlie: Sophia (26), Sistine (24) e Scarlet (20). Avendo passato gran parte della sua vita sui set cinematografici lontano da casa, Stallone sostiene che girare una serie tv con moglie e figlie sia un modo per stare in famiglia, per tenerla unita, ma anche per mettere in mostra il ruolo che a suo giudizio è il più importante della vita, quello di padre. Intento lodevole se non fosse che The Stallone family più che un reality sembra un film vero e proprio, d’atmosfera hollywoodiana, in cui ognuno recita la propria parte in modo nemmeno troppo naturale (e il doppiaggio peggiora le cose). In particolare le quattro donne appaiono sempre agghindate di tutto punto, soprattutto quando si presentano sedute su un alto sgabello per il cosiddetto momento confessionale. Oltre alle donne di casa, nel reality o fiction che dir si voglia compare Frank Stallone, musicista, autore di colonne sonore, che vive in una sorta di casa-museo piena di cimeli non suoi bensì del fratello Sylvester. Compaiono anche gli amici come Al Pacino. Alla fine The Stallone family, che ci porta da una sponda all’altra dell’America, da Los Angeles a Palm Beach, è anche un modo per rilanciare la serie sulla mafia newyorkese, Tulsa King, sempre di Paramount+, interpretata appunto da Sylvester Stallone, che spesso e volentieri vediamo impegnato sul set. © riproduzione riservata