Nel 1959 Florence Green, giovane vedova, decide di lasciarsi alle spalle il dolore per la perdita del marito, morto in guerra, aprendo la prima libreria di Hardborough, sonnolenta cittadina costiera inglese, nel Suffolk. Per lei, che ha riservato un posto molto speciale ai libri nella sua vita, quella che ha appena intrapreso sembra la soluzione giusta per rimanere fedele alla memoria del consorte scomparso. Ma non tutti vedono di buon occhio la sua impresa. La spagnola Isabel Coixet è una di quelle registe che ha sempre amato raccontare personaggi femminili capaci di prendersi grossi rischi pur di fare la cosa giusta. Abile nel ricostruire le atmosfere del tempo, la cineasta restituisce tutta la carica trasgressiva di una donna che confida nel potere della parola, anche grazie all'interpretazione di Emily Mortimer, perfetta miscela di insicurezza sociale e quieta determinazione. Non è difficile poi scorgere delle affinità con temi attuali. La battaglia contro le malelingue, l'odio, il discredito, il pettegolezzo ricorda quella di oggi contro le fake news che possono travolgere e distruggere la vita di una persona e i librai di oggi, minacciati da giganti come Amazon, troveranno in Florence la propria caparbia eroina. (A. De Lu.)