La bacchetta di Chailly fa vibrare la Petite Messe Solennelle di Rossini
È questa la versione diretta da Chailly in un concerto tenuto nel 2008 " in occasione del 140° anniversario della morte del compositore pesarese " e ora immortalato dal dvd-video pubblicato dall'etichetta tedesca EuroArts (distribuita da Ducale), che ha visto impegnati il soprano Alexandrina Pendatchanska, il contralto Manuela Custer, il tenore Stefano Secco e il basso Mirco Palazzi insieme con il Coro dell'Opera e le formazioni corali e orchestrali del Gewandhaus di Lipsia.
Un'interpretazione che scava in profondità e riesce a valorizzare in pieno il tessuto ritmico, la ricchezza melodica, la finezza della scrittura vocale e anche la sorprendente maestria contrappuntistica (portata a esiti più che brillanti negli episodi fugati del "Cum Sancto Spiritu" e del "Et vitam venturi saeculi") di un'opera che in Chailly trova un ideale Virgilio chiamato ad accompagnare l'ascoltatore alla scoperta del mondo artistico, spirituale e forse anche psicologico di Rossini, che nel congedo che segue l'autografo della sua partitura scriveva: «Ecco qui terminata, Buon Dio, questa povera Petite Messe. Sarà della musica sacra quella che ho appena creato o della sacra musica? Sono nato per l'Opera Buffa, lo sai bene! Poco sapere e un po' di cuore, ecco tutto. Sii dunque benigno e accordami il Paradiso».