L'udienza di Francesco a Trump e l'effetto dell'abito della moglie
Ma, a motivo anche di alcune pose non proprio spontanee, ecco che si è preso una bella fetta di attenzione il tema, di per sé frivolo, dell'abbigliamento delle due donne, molto fedele, per il colore (nero) e per la foggia, a quanto prevede il cerimoniale vaticano. Molti hanno sottolineato che, rispetto alle circostanze, la first lady si era presa durante la tappa presidenziale in Medio Oriente una maggiore libertà, e ne hanno dedotto un messaggio politico-culturale di appartenenza. Si tratta però di «un protocollo sempre meno usato», annota Andrea Tornielli nel suo servizio su “Vatican Insider” ( tinyurl.com/klqtuxy ), quasi a dire che chi ha suggerito di attenervisi così rigidamente ha scelto un codice un po' logoro. Tale è sembrato, in generale, a Paolo Rodari: sul suo profilo Facebook ha raccolto ben cento vivaci commenti (e like e share in proporzione) avendo auspicato un cambiamento del cerimoniale che, messe da parte vecchie paure, liberi «le donne ammesse alle udienze da questi abiti lugubri» e lasci «sopravvivere la bellezza, anche davanti al Papa», giacché «candore e discrezione» possono ben coesistere senza bisogno di «tristezza esteriore».