L'ordine migrante dei figli di sabbia
Quanto poi alle migrazioni ordinate che esigete, suonano come un'illusione di cattivo gusto. Fate di tutto per disordinare l'economia, la politica, il commercio, la cultura, la democrazia, i nascituri e il clima. Avete colonizzato una parte del mondo e con la globalizzazione, da voi gestita e imposta, la perpetuate a piacimento. Avete fatto di tutto per disordinare il mondo e con le migrazioni, invece, vorreste ordinarlo. L'unico ordine che vi interessa è quello che mantiene le cose come stanno e che il mondo, così com'è, non cambi affatto. Chiunque osi mettere in discussione il disordine che avete volutamente creato è tacciato di ribelle, sovversivo e terrorista. Siete riusciti a fare dei migranti dei criminali che infrangono, con vostro disappunto, l'ordine del mondo che la voluta disuguaglianza rende funzionale ai vostri interessi di potere. Il vostro ordine non ci riguarda e le migrazioni non saranno mai assimilate ai vostri progetti. Ci arroghiamo il diritto di disordinare le vostre arroganti pretese di conservazione dei privilegi. L'ordine che proponete si trova coerentemente realizzato nei campi di detenzione dei sogni più belli che la nostra epoca abbia mai prodotto.
Se intendete, infine, patteggiare la regolarità delle migrazioni con la nostra dignità allora vi sbagliate. Non riuscirete mai a modellarci secondo i vostri sistemi di omologazione economica. Ci avete definito dapprima "clandestini" e in seguito "illegali", occultando che queste parole non sono che il frutto delle vostre scelte politiche e soprattutto etiche. La regolarità che preconizzate è quella dei cimiteri e dei supermercati che sono ormai le vostre cattedrali preferite. Preferiamo ancora la nostra vecchia e cara sabbia, così fedele a se stessa perché irregolare come le stagioni del Sahel. La vostra regolarità invece non ci interessa. Ripetete la stessa storia da anni, fabbricate armi, guerre e paci senza pudore e poi arrivate come gli angeli custodi dell'armonia universale quando Natale si avvicina. Utilizzate i droni armati per regolare a modo vostro le contese e se questo non bastasse costruite muri che terranno lontano coloro che non si riconoscono nel vostro mondo. Perché mai dovremmo adeguarci alle vostre regole, dittature mascherate dell'unico pensiero che ancora vi interessi. Le merci da produrre, vendere e poi buttare dopo l'uso, esattamente come per i migranti. Non ci farete mai a vostra immagine e somiglianza, lo sapete bene. Siamo fedeli alla sabbia di cui siamo fieri di essere figli.
Niamey, dicembre 2018