Ogni ritorno di Paola Saluzzi va salutato con favore, soprattutto ora che ha ritrovato casa stabile a Tv2000. Garbo e moderazione sono le sue caratteristiche. Un tempo erano scontate. Adesso sono un'eccezione. In un clima generalmente maleducato, in video e nella vita, la Saluzzi propone una tv educata ed educante. In perfetta linea con una emittente che ha l'obiettivo «di raccontare – come ha spiegato ai telespettatori il neo direttore di rete Vincenzo Morgante – una contemporaneità sempre più complessa, mutevole e sfuggente, mantenendo uno sguardo sereno, un atteggiamento misurato e un'attitudine costruttiva». In questo senso, L'ora solare, il nuovo programma condotto dalla giornalista romana, tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 14.00 alle 15.00, è perfetto perché, come dice lei, «anche quando il cielo è nero, aspettiamo il raggio di luce che annuncia il ritorno del sereno». Insomma, un'ora al giorno per raccontare l'angolo luminoso della vita. Di quella personale e di quella collettiva. Il presente e il passato, l'attualità e la memoria legati dal filo rosso delle storie di chi non si è arreso, di chi ha cercato un senso, di chi ha tracciato una nuova strada, di chi ha trovato una speranza. Abbiamo così ascoltato la storia di una stilista di successo, ma dalla vita segnata dai lutti, come Lavinia Biagiotti, che porta al collo le fedi del padre e della madre. Oppure il racconto delle ore drammatiche che Eugeniu e Nataliya hanno passato sotto le macerie del ponte Morandi a Genova. Sono vivi per miracolo, nel vero senso della parola. E poi don Ernesto, il poliziotto diventato prete. Ma anche la cacciatrice di filastrocche o la mamma e nonna adottiva. Lo studio, con più postazioni, permette di spostarsi da un ospite all'altro con stacchi brevissimi, per non perdere il ritmo, ma non mancano i collegamenti esterni. Tra gli appuntamenti fissi del programma (scritto dalla Saluzzi con Dario Quarta, Sara Cacioppo, Elena Di Dio e Francesca Mancini), ogni martedì Paolo Borrometi, il giornalista che vive sotto scorta per le minacce ricevute dalla mafia, propone un viaggio attraverso i luoghi segnati dal potere della criminalità organizzata nei quali i cittadini stanno realizzando occasioni e progetti di riscatto e di rinascita. Partenza più che simbolica con i giovani di Corleone.