L'ombra della croce dietro le sbarre: un libro oltre le devastazioni dell'uomo
Tutta la Passione qui prende colore quasi venisse raccontata per la prima volta una storia nuova in modo che la figura del Cristo, che i prigionieri sentono lontano, possa aprire le Sue mani attraverso le sbarre ad accogliere quelle mani che avevano ucciso, rapinato, offeso la dignità umana. È facile, quando si va a visitare chi ha perduto la propria libertà, trovarsi a perorare la loro causa e quasi sostenere le loro ragioni, cadere nell'inganno di una falsa pietà. Ma questo scritto propone la giusta strada e aiuta a percorrerla anche quando ammette che la vita è spesso come un deserto arido e senza acqua. Allora, dice l'autore, «queste pagine, sono come un'oasi o come un torrente dove puoi attingere a piene mani ogni giorno quando hai sete...».
Qui sta la ragione di questo libro che va letto non solo dai carcerati o per loro, ma da tutti noi che non siamo portati, quando sentiamo continuamente di delitti e di stupri, a considerare anche quella fascia di dolori che essi lasciano nella loro famiglie, nei figli, nei piccoli. A quella devastazione che l'applicazione della giustizia non è tenuta a supportare, ma che diventa causa di depravazioni, di abbandono alla miseria fisica e morale. Questa la grande pena di frate Giovanni. Aiutiamolo acquistando il suo libro che ci indica, nei confronti di chi ha peccato, la strada della vera pietà: «La carità non domanda a un padre o ad una madre quale è il suo passato: domanda soltanto quale è il suo dolore».