Ma lasciamolo cantare, il pop. È vero, a volte il messaggio è sin troppo semplice, o rischia di scadere nell'ovvio. Però comunica a tantissimi, e quand'è ben fatto può trasmettere anche un'idea di come reagire all'inquietudine che magari prende, oggi come ieri, di fronte a un mondo che non comprendiamo e che ci pare sempre più soffocante, come fosse un gigante cattivo che annerisce il nostro cielo. «In quest'aria densa c'è chi ancora pensa di vedere un po' più in là, chi ancora cerca un respiro un po' più in là... Mentre in un istante, l'ombra del gigante sta oscurando la città! ... Sembra già dappertutto ormai, è il padrone assoluto lo sai, in ogni angolo sta cambiando la realtà. Ma se chiudono tutte le porte, come uscire una voce lo sa: tieni accesa la luce stanotte, se qualcuno si è perso si ritroverà! ... Con le braccia verso il cielo, e il cuore un po' più su, non ci sono solo io, non ci sei soltanto tu! A farci compagnia se vuoi c'è ancora gente... Quelli vicini come noi musicalmente, quelli vicini come noi... Umanamente». E lasciamo dunque, di tanto in tanto, che agisca "musicalmente", il pop semplice ma ben centrato anche sul suo comunicare "umanamente". Come spesso accade, col pop a firma Eros Ramazzotti.