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L'Italia che nuota nell'oro e fa sparire il calciobalilla

Umberto Folena giovedì 23 giugno 2022
La siccità non dà tregua, ma grazie all'acqua piovono medaglie. Nel nuoto, ai Mondiali di Budapest, l'Italia raggranella ori, argenti e bronzi come se grandinasse. Fino a ieri, nel medagliere eravamo secondi dietro al colosso Usa e davanti a potenze come Cina e Australia. "Gazzetta" (21/6), titolone: «Nuotiamo nell'oro». Manca la Russia, osserverà l'ipercritico… Se anche ci fosse stata, difficilmente avrebbe saputo far meglio del «Ceccon delle meraviglie» ("Corriere", 21/6), quinto italiano a strappare un record del mondo, secondo maschio dopo Lamberti nel remoto 1989, «L'uomo con i baffi» per la "Repubblica" (21/6). Scrive Pier Bergonzi sulla "Gazzetta": «Acque d'oro. Il dopo Federica Pellegrini del nuoto italiano riparte dai ragazzi che si ispirano alla Divina», e sono quattro con il sincrono misto di Minisini-Ruggiero. Piuttosto vien da chiedersi perché ieri sulla "Gazzetta" il nuoto arrivasse dopo 27 pagine di calcio e con la scherma («Europeo, bottino record. Il fioretto è travolgente») di taglio basso: se non era «travolgente» dove finiva? Il nuoto è uno sport, il calciobalilla è un gioco. In serio pericolo: «Non toccateci il caro vecchio biliardino» ammonisce Stefano Bartezzaghi sulla "Repubblica" (22/6). Il calcetto sta sparendo da spiagge, bar e circoli al pari di ping-pong, flipper e biliardi a stecca. «È come il videopoker», denunciano i Monopoli. Pericolo scommesse. Occorre fare domanda e aspettare l'autorizzazione. Chi ha la memoria lunga si ricorda del "Palco" di Mestre, gestito da Sergio Ceolin, che dieci anni fa fu multato per il suo calcetto a palla libera. Il Comune aggiustò le cose. Adesso ci risiamo. «Lasciateci giocare a biliardino in pace – scrive Bartezzaghi – promettiamo di non metterci su soldi». E pensare che il calciobalilla è il simbolo del movimento no-slot, l'anti-azzardo per antonomasia.