La semplificazione progressiva della burocrazia investe in questi giorni l’accertamento dell’invalidità per diverse categorie di pubblici dipendenti. Dal 1° giugno sono soppresse le speciali commissioni mediche che finora hanno operato nell’ambito del Mef, il ministero dell’Economia e delle Finanze (legge 122/2022). E ad esse subentra l’Inps che assorbe tutte le loro funzioni, insieme ai uffici distribuiti nei capoluoghi di regione e nella Provincia autonoma di Trento. Passano quindi nelle competenze dell’Istituto di previdenza diversi e numerosi compiti assegnati alle commissioni ora soppresse. In particolare, la valutazione delle forme di inabilità tesa alla risoluzione del rapporto di lavoro o del cambio di mansioni, l’aggravamento delle infermità dipendenti da causa di servizio, la non idoneità al servizio per il personale delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e del Corpo nazionale dei vigili del fuoco. Nella gamma degli accertamenti sanitari è prevista inoltre l’inabilità dei familiari superstiti dei pubblici dipendenti ai fini della pensione di riversibilità, dei benefici in materia di pensioni di guerra, degli assegni al valore militare, della concessione dell’equo indennizzo. Non ultima, infine, l’inidoneità al servizio del personale docente nel comparto della scuola. L’operazione di trasferimento delle ex commissioni ministeriali completa il ruolo preminente assunto progressivamente dall’Inps nel settore. Dal 2007 l’Istituto provvede agli accertamenti per l’invalidità civile, la cecità civile, il sordomutismo e l’handicap già di competenza del Mef. Dal 1° gennaio scorso si sono aggiunti gli analoghi accertamenti per l’idoneità e l’inabilità per il personale di tutte le amministrazioni statali, anche a ordinamento autonomo, nonché degli enti pubblici non economici e degli enti locali. All’interno dell’Inps l’acquisizione delle maggiori competenze comporta un nuovo sforzo organizzativo del settore invalidità, a partire da una ricognizione del personale disponibile attualmente assegnato ai Centri medico legali. Si tratta di medici, infermieri e amministrativi, parte dei quali è interessato a un prossimo pensionamento. Particolarmente critica, inoltre, è la disponibilità di personale infermieristico, per il quale il sindacato sollecita un nuovo concorso pubblico.
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