L'intollerabile intolleranza
"LAICI" GARIBALDINI
Zapatero e Garibaldi. L'osservazione di monsignor Angelo Amato circa la statolatria che il premier spagnolo propugna nel suo Paese ha messo in crisi i nostrani epigoni di quel mangiapreti di Garibaldi, ai quali piacerebbe tanto uno zapaterismo italiano. Liberazione (venerdì 19) strilla un «Evviva Zapatero abbasso il Vaticano» infantile e ridicolo, ma seguito da un feroce commento di Rina Gagliardi, l'ex senatrice rifondazionista che, a 60 anni, ha minacciato d'incatenarsi nuda a Montecitorio se alle elezioni europee dovesse passare lo sbarramento del 5%: «Un attacco clamoroso, di inusitata violenza e arroganza, contro nientemeno che Zapatero». Da qui un'altra accusa: «Le stanze vaticane sono percorse da una vera e propria ondata di follia» e altre analoghe e scontate lepidezze da ancien communisme. Fa un po' più effetto, invece, leggere su La Repubblica l'intervento del solitamente pacato Gad Lerner che, per allargare il proprio pensiero a tutti i recenti documenti, discorsi e dichiarazioni della Santa Sede, fa sfoggio di alcune sue trovatine senza senso come: «L'offensiva neodogmatica», «Il volto arcigno» di Benedetto XVI e della Chiesa, «I richiami caricaturali all'infallibilità» e «La pretesa teologica di conversone del popolo di Gesù», concetto, quest'ultimo, che i suoi fratelli ebrei non gradiranno molto e che, semmai, è solo una speranza. Insomma, un po' come se " si diceva un tempo " la Santa Sede avesse parlato male di Garibaldi.
L'ABORTO? UN CONSUMO
Il fermo alla RU 486 da parte dell'Agenzia italiana del farmaco " riferisce Liberazione (mercoledì 17) " «ha fatto andare su tutte le furie l'Aduc, l'associazione a difesa dei consumatori». L'aborto? Un fenomeno di consumismo.