L'inno allo Spirito Santo di Morini esempio di oratorio contemporaneo
«In un'epoca in cui il bisogno di affrancarsi da una visione materialistica della vita viene generalmente sedato da una frenesia che consuma cose e persone, mi è sembrato opportuno richiamare l'attenzione sulle nostre radici spirituali»; così il compositore mette a fuoco il nucleo ispirativo di quest'opera sacra su testi interamente tratti dall'Antico Testamento, la cui esecuzione è stata affidata all'ensemble Accordone (con le voci del tenore Marco Beasley, di Elisabetta de Mircovich e Claudia Caffagni, l'accompagnamento di arpa, violoncello, fagotto e dello stesso Morini all'organo) e alle formazioni corali Helicon ed Euterpe dirette da Geert Hendrix.
Una sintesi originale in cui antico e moderno, tradizione e innovazione si fondono insieme e immergono l'ascoltatore in un clima familiare e coinvolgente (come nelle celestiali armonie dell'Et requiescet o nella sequenza finale Veni sancte Spiritus). Musica contemporanea? Certamente, se con questo ci si riferisce all'attualità del linguaggio utilizzato, ma il cui messaggio abbatte qualsiasi barriera temporale per raggiungere chiunque, in ogni epoca, senta l'urgenza di una risposta al proprio bisogno di compimento. Perché, come sottolinea acutamente Giacomo Baroffio nelle preziose note di copertina del disco, l'oratorio Vivifice Spiritus vitae vis è qualcosa che trascende l'evento culturale: «È un momento di culto, di resa incondizionata dell'uomo che sente l'invito del Padre a mettersi alla sequela del Figlio crocefisso e risorto. Sotto la guida dello Spirito».