«La verità nasce dal dubbio» e «Anche Dio è relativista»: con questi due titoli Il Sole 24 Ore (domenica 19) e il Corriere della sera (venerdì 24) hanno presentato quello che il secondo definisce un «pamphlet» e il primo «non un pamphlet» del «filosofo laico» Giulio Giorello. Il libro sostiene «La libertà del laico» e la superiorità dell"essere «Di nessuna chiesa», come dicono rispettivamente sottotitolo e titolo. L"Autore esemplifica (cito dal Corriere): «Se uno uccide o fa violenza è sempre in nome di un credo» e già il dubbio laico è qui clamorosamente smentito. Ma Giorello prosegue: «Per me si può essere morali se Dio non c"è; ma, mi chiedo, si può essere morali se Dio c"è? Se Dio vuole imporre qualcosa a chi non crede? Il relativismo ammette che qualsiasi concezione possa avere un difensore pubblico; anche gli assolutisti possono averlo? No». Il recensore, Pierluigi Panza, ricorda che al referendum Giorello «si è espresso a favore dei "sì" "senza se" e "senza ma"» e questa è un"altra botta a quel dubbio che dovrebbe generare la verità e di cui parla l"altro recensore, Armando Massarenti, sul Sole: l"Autore «sostiene una posizione coerentemente "fallibilista", che è anche una difesa del relativismo condannato da Joseph Ratzinger e da Marcello Pera». Giorello (cito dal Sole) scrive: «La questione non riguarda tanto l"abusata contrapposizione tra fides e ratio, quanto quella tra fallibilismo e infallibilismo [...] tra una ragione che misura la propria gratuità e finitezza senza avere nostalgia di un fondamento e una ragione che nell"imposizione del fondamento trova la propria giustificazione». Questa verità "laica" è tanto vera che " dice il Corriere " «anche Dio è relativista». E qui la parabola del fallibilismo è decisamente in fase discendente. Un «Dio relativista» ha scarso senso: Dio, piuttosto, è relazionale in quanto Amore mentre la sua definizione di «relativista» nega una verità razionale, essendo il concetto di Dio, per definizione, un assoluto e la sua negazione, ovviamente, anch"essa un assoluto. Senza trascurare il particolare che, mettendola al posto di Dio, gli illuministi fanno della Ragione un dogma, vale a dire un altro assoluto. Lo stesso si può dire per l"assolutizzazione del dubbio. Insomma, il fallibilismo diventa infallibile. Buona sera...
OCCIDENTALIZZAZIONEMartedì 21, mentre su La Repubblica Alfredo Reichlin affermava che «è finita la occidentalizzazione del mondo», sul Corriere della sera Ernesto Galli Della Loggia scriveva che, grazie all"«animo americano», l"Occidente è «una sorta di autorappresentazione superidentitaria», anzi una «superidentità puntualmente riscoperta e riproposta». In questa contraddizione Lea Melandri ha capito (Liberazione, venerdì 24) che «l"Occidente [...] riscopre e ripropone oggi la religione cristiana, cattolica, come una superidentità da innalzare agli occhi del resto del mondo». Tutto questo perché, notava Galli Della Loggia, dall"America ci sono arrivati in poco tempo i seguenti film: "Crociate", "Passion", "Troia", "Alessandro" e "Il gladiatore" che " tranne i primi due " non mi pare parlassero propriamente cattolichese.
TRA STUPRATORI E SALVATORIPer il grave episodio di Bologna Libero (martedì 21) ha fatto questo titolo: «Gli extracomunitari stuprano ancora». Lo stesso giorno i quotidiani riportavano la notizia della donna salvata nel Tevere da un clandestino rumeno; e mercoledì 22 quella di due italiani che hanno violentato una ragazza rumena. Libero ha perso l"occasione di fare altri due titoli così: "I clandestini salvano ancora" e "Gli italiani stuprano ancora".