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Maria Crocifissa di Rosa. L'«imprenditrice» accanto agli ultimi

Matteo Liut giovedì 15 dicembre 2016
Le ricchezze di cui disponiamo altro non sono che risorse donateci per costruire la civiltà dell'amore, in cui nessuno è "ultimo". Ce lo insegna la storia di santa Maria Crocifissa, al secolo Paola Francesca di Rosa. Figlia di un imprenditore bresciano e di una nobile bergamasca era nata a Brescia nel 1813. Orfana della madre, studiò nel collegio della Visitazione, dove pronunciò il voto di castità. Il padre, tuttavia, avrebbe preferito per lei il matrimonio e la mandò a dirigere una fabbrica di filati. Ma Paola Francesca si dedicava all'organizzazione di attività in favore dei malati e degli ultimi, assieme a un gruppo di ragazze: era il primo nucleo delle Ancelle della Carità. Nel 1852 Paola Francesca emise i voti assumendo il nome di suor Maria Crocifissa. Morì a Brescia nel 1855.
Altri santi. Santa Virginia Centurione Bracelli, vedova (1587-1651); beato Carlo Steeb, sacerdote (1773-1856).
Letture. Is 54,1-10; Sal 29; Lc 7,24-30.
Ambrosiano. Ger 31,1-7; Sal 88; Zac 31,1-7; Sal 104; Zac 14,1-11; Mt 23,1-12.