L'impossibilità della condanna
Pär Lagerkvist, premio Nobel per la letteratura, ci ha restituito in Barabba (Bur) un esempio mirabile di riscrittura evangelica. Sapendo cogliere in vari aspetti la novità evangelica. Ad esempio, quando Barabba compare davanti ad un gruppo di seguaci di Gesù, e la loro reazione fu di «occhi roventi e minacciosi nella semioscurità», ecco sopraggiungere le parole di grazia di un vecchio credente: «È un infelice, noi non abbiamo il diritto di condannarlo. Anche noi siamo pieni di colpe ed errori e non è merito nostro se il Signore ha avuto misericordia di noi. Noi non abbiamo alcun diritto di condannare un uomo perché non ha un dio».
Stiamo ben lontani dal giudicare «chi non ha un dio», perché le ragioni di ciò le conosce solo Lui.