L'ignoranza divide La cultura è condivisione
Ignorare determinate cose volutamente non ci facilita la vita: ignorare i propri doveri non ci mette al riparo da certe responsabilità, così come ignorare la legge non ci solleva dal doverla rispettare. Il vero problema è infatti avere la presunzione di sapere tutto, smettendo di imparare cose nuove.
In questo il sapere di non sapere (Socrate dixit) ci regala una grande opportunità: la voglia di imparare sempre qualcosa di nuovo, essendo consapevoli di avere davanti a noi ogni giorno una prateria che di fatto è un mondo sconosciuto da esplorare. Vent'anni fa presi in mano un libro di Andrea Camilleri e lessi le prime dieci pagine. «In quale lingua è scritto? Non si capisce niente!», pensai. Lo posai sul comodino, ero in vacanza in Sardegna. La mattina successiva lo riaprii e in un'ora me ne innamorai, leggendo tutti i racconti di Montalbano che sarebbero usciti negli anni seguenti.
I personaggi che parlavano quella strana lingua sono diventati quasi dei parenti. Perché la cultura è condivisione, umiltà, umanità. Tutto quello che l'ignoranza divide, la cultura unisce e riconcilia. Con un cordiale saluto a chi, rozzamente, scrive a caratteri cubitali il contrario.