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Casimiro. L'ideale della purezza anche per chi governa

Matteo Liut sabato 4 marzo 2017
La ricerca di una purezza interiore può essere un obiettivo anche per chi ha ruoli di governo e occupa posizioni di prestigio: è il messaggio di san Casimiro. Nato a Cracovia nel 1458, era figlio del re di Polonia di origine lituana. A 13 anni gli Ungheresi, in ribellione al loro re Mattia Corvino, offrirono a Casimiro la corona, ma egli rifiutò quando seppe che il Papa si era dichiarato contrario. Nel 1479, per l'assenza del padre, Casimiro si trovò a essere reggente di Polonia e, anche se minato dalla tubercolosi, seppe governare con limpidezza e onestà. Scelse per sé il celibato anche davanti alle ragioni di Stato, che gli avrebbero imposto un matrimonio. Coltivò sempre un ideale ascetico di purezza che lo resero un esempio agli occhi dell'intero regno. Morì a 25 anni a Grodno (in Lituania) il 4 marzo 1484.
Altri santi. Sant'Appiano di Comacchio, monaco (IX secolo); beato Umberto III di Savoia, conte (1136-1188).
Letture. Is 58,9-14; Sal 85; Lc 5,27-32. Ambrosiano. Es 35,1-3; Sal 96; Eb 4,4-11; Mc 3,1-6 / Mc 16,9-16.