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L’Europa accelera i pagamenti all’agricoltura

Andrea Zaghi domenica 15 settembre 2024
L’ Europa apre in anticipo i cordoni della borsa per venire in soccorso dell’agricoltura. Più dei tempi e della burocrazia degli uffici europei, possono, infatti, gli effetti del maltempo, del lievitare dei costi delle materie prime e dell’altalenare dei mercati. Così, la Commissione europea ha deciso di accelerare sulle erogazioni. Una scelta che per certi versi appare quasi obbligata viste le difficoltà di molte aree agricole del Continente. Nel dettaglio, l’esecutivo ha reso noto che dal 16 ottobre prossimo gli agricoltori potranno ricevere fino al 70% dei loro pagamenti diretti in anticipo, rispetto al 50% attuale. Mentre i pagamenti anticipati per interventi basati sulla superficie e sugli animali derivanti dal fondo di sviluppo rurale potranno essere aumentati fino all’85%, anziché l’attuale 75%. La misura, ha spiegato un portavoce, è stata pensata per andare incontro alle difficoltà degli agricoltori in termini di liquidità, in particolare a “causa di eventi meteorologici estremi che hanno avuto un impatto sulle rese negli ultimi anni, nonché di alti tassi di interesse sui mercati finanziari europei e prezzi elevati di input e materie prime agricole”. Soldi il più in fretta possibile, quindi, per evitare che le imprese agricole, molte anche italiane, debbano fare i conti per davvero con il rischio di chiudere. E, come è naturale, la scelta di Bruxelles è stata accolta con soddisfazione dai rappresentanti del comparto. I coltivatori diretti, ad esempio, hanno parlato di un «intervento necessario per sostenere le aziende agricole in difficoltà» anche, tra l’altro, dai «tassi bancari ancora elevati nonostante il recente taglio della Bce». Che di fondi per sostenere le aziende vi sia un gran bisogno, lo si coglie pure dalle richieste di fare presto e bene nelle erogazioni anche per stanziamenti nazionali già decisi ma non ancora investiti. È cosa di pochi giorni fa, ad esempio, la sollecitazione da parte di Confagricoltura perché la strategia per l’emergenza siccità che il governo ha avviato «venga applicata nei tempi più brevi possibili». L’organizzazione agricola a questo proposito ha ricordato come sia condivisibile lavorare «sia su misure di breve-medio termine e sia su una programmazione di più di lungo periodo», ma che assolutamente «adesso è necessario mettere in campo gli strumenti a disposizione». Da subito, per esempio, occorre realizzare oppure rimettere a posto infrastrutture «permetterebbero il recupero del 30% dell’attuale capacità di invaso, la riduzione delle perdite della rete, il riutilizzo delle acque depurate a fini agricoli e industriali, l’aumento dei volumi delle falde per contrastare il cuneo salino». © riproduzione riservata