L'emergenza causa una new entry tra le testate ecclesiali digitali
A me quest'ultimo toccava di diritto, perché vedessi se c'era qualche documento del magistero da riprendere; ma quando arrivavo a sfogliarlo recava due segni a penna sulla prima pagina, a dire che almeno altri due redattori l'avevano già letto e schedato. Comunicando ai lettori sul giornale stesso – tramite il sito ( bit.ly/2QNrWIS ) e in prima pagina dell'edizione digitale – questa sospensione, il direttore Andrea Monda ha peraltro insistito nel sottolineare che il lavoro giornalistico non verrà per nulla meno, stante la «missione» del quotidiano, e anzi ha detto di confidare che l'attuale difficoltà «possa e debba trasformarsi nell'occasione per stringere ancora di più il rapporto che lega il “giornale del Papa” ai suoi lettori». Non si può che unirsi al suo auspicio. Del resto, dal punto di vista di questa rubrica, la notizia è buona: da ieri, fra le “giovani” testate d'ispirazione cristiana che vivono solo di vita digitale, rientra – temporaneamente – anche il “vecchio” e nobile “Osservatore Romano”.