Rubriche

L’Avvento e l’attesa

José Tolentino Mendonça domenica 17 dicembre 2023
Bisogna che ci facciamo prossimi al significato profondo dell’attesa. Nella vita di ogni giorno i momenti di attesa non mancano: noi ci aspettiamo gli uni gli altri, aspettiamo la riunione, il tempo che serve per il funzionamento della macchinetta del caffè o della lavatrice, il mezzo di trasporto, l’ora di pranzo, l’email, il semaforo, l’apertura di una bottega, aspettiamo che arrivi qualcuno, o che qualcuno parta. La vita è fatta di attese. Aspettiamo date per noi importanti, il momento giusto per una telefonata o per organizzare un incontro. Aspettiamo la visita dal medico, di fare esami complessi. Con ansia aspettiamo tante gioie. Aspettiamo il sole dopo un acquazzone. Aspettiamo il silenzio dopo il traffico assordante. Aspettiamo la consolazione della parola dopo un prolungato silenzio. La vita trabocca di tempi di attesa. Le une visibili, e di cui ci rendiamo immediatamente conto. Le altre che non vediamo, per le quali ancora non troviamo del tempo interiore. E altre che abbiamo paura di sentir nominare. La vita è plasmata di attese: facili e difficili; immediate o lente; attese che configurano tempi finali e nuovi inizi; attese soltanto nostre o mescolate alle attese degli altri. L’Avvento ci aiuta a prender coscienza del modo in cui noi abitiamo tutte le attese e a fare di esse il modo umile di aprire il cuore alla Venuta di Dio nel tempo. © riproduzione riservata