Chi ha fondato la Chiesa cattolica? «Gesù». E chi è il Signore Gesù Cristo? «Un personaggio di fantasia». Ad avere le idee così confuse in fatto di origini del cristianesimo e della Chiesa non è un ragazzino che ha scelto di non avvalersi dell'ora di religione, ma Alexa, l'assistente digitale vocale inventato e venduto da Amazon per incrementare la domotica (cioè l'utilizzo dell'intelligenza artificiale a servizio della gestione della casa). Negli Stati Uniti uno youtuber di orientamento conservatore, Steve Crowder, ha ottenuto la seconda risposta mentre interrogava il robot per dimostrarne l'ideologia di sinistra e iper-egualitaria (
tinyurl.com/yd2whu63 ). Forse ispirato da questi un prete cattolico, Jason Signalness, ha ottenuto la prima risposta mettendo, contestualmente, in secondo piano le Chiese protestanti, delle quali Alexa attribuisce (ovviamente) la fondazione a Lutero, Wesley, eccetera (
tinyurl.com/y7uuuwpd ). Anche a motivo di questo modesto afflato ecumenico, del video di padre Signalness si è interessata Elena Ribet sul quotidiano online delle Chiese evangeliche in Italia Riforma.it (
tinyurl.com/ydxd3zuq ): ma è solo lo spunto, identitario, per mettere in guardia gli utenti digitali dai rischi insiti nella «dittatura degli algoritmi», dove «è facile oscillare inconsapevolmente tra incredulità e fede cieca», cioè credere «alle bufale» o, all'estremo opposto, «solo in noi stessi».
Al di là dunque dello spunto, l'allarme lanciato da Elena Ribet è tanto più condivisibile quanto più si è consapevoli, come appare dalla contraddizione tra le due risposte o anche dalla trasposizione delle relative domande su un motore di ricerca, che le reazioni del robot variano sia a seconda di come poniamo le domande, sia a seconda di chi le pone (altri possessori di Alexa hanno ricevuto, alle stesse domande, risposte diverse). Il che è molto più inquietante che scoprire che un robot, oltretutto finalizzato alla vita domestica e non a quella culturale, è ora filocattolico e ora anticristiano.