L'arte eccelsa e la profonda spiritualità del “Requiem” di Lasso
I timbri cupi e tenebrosi dei tromboni oscurano dunque ulteriormente le atmosfere sonore del Requiem, restituendo intatta la peculiare cifra stilistica di una nuova forma di linguaggio musicale, attraverso cui Lasso trasporta idealmente questo suo capolavoro in un “moderno” mondo compositivo, nonostante continui a utilizzare forme e stilemi di impronta arcaica.
All'interno del suo ricchissimo corpus di musiche sacre, sorprende che il maestro fiammingo abbia affidato al pentagramma soltanto due adattamenti della Missa pro defunctis; la versione “a cinque parti” qui registrata è riportata in un manoscritto della Cappella ducale di Baviera del 1580 ed è stata probabilmente concepita in memoria di una figura di primo piano della Casata.
La formazione vocale di Cambridge appare particolarmente ispirata in alcune sezioni a pieno coro come il Requiem aeternam iniziale e il finale Et lux perpetua, che portano in risalto la densa scrittura di Lasso e la sua abilità nell'intrecciare in modo lineare e naturale le linee melodiche in una perfetta trama armonica; dando vita a una musica di grande intensità, in cui l'ascoltatore viene guidato lungo un viaggio interiore che trapassa l'oscurità del lutto per illuminare l'elevazione dell'anima al di là della morte.
Orlando di Lasso
Requiem
The Choir of Girton
College Cambridge,
Historic Brass
of the Guildhall London,
Gareth Wilson
Toccata Classics / Ducale
Euro18,00