L'arte di pregare
Hanno ragione tanto gli uni come le altre. Tutte le maniere di pregare sono insufficienti. Tutte sono efficaci. L'arte di pregare è l'arte di essere, questo soltanto. L'essenziale è che la preghiera non sia un mero dire, ma un dirsi, e un dirsi fiducioso. Anche quando ricorriamo all'orazione vocale, quel che davvero conta non è il verbo. Noi possiamo dirci in tanti modi, nel silenzio, nell'immobilità della parola, in quella frontiera rovente che è il tacere o il rimanere e niente più. Fondamentale è la comprensione che una prece, per quanto semplice e balbettata possa essere, si inscrive nel dinamismo di una relazione. C'è un io e c'è un tu. Il monaco Teoforo diceva, con senso dello humour, che per un monaco la coscienza di essere davanti a Dio dev'essere forte e reale come un mal di denti.