L'arte di consolare
Ciò che è specifico della consolazione è renderci prossimi gli uni degli altri - e di noi stessi: questo e basta, senza la pretesa di nulla, semplicemente dando riparo, con la nostra presenza, al trascorrere delle ore, aiutando così a portare il peso che ciclicamente fa franare la vita. Accompagnare la solitudine degli altri e la nostra: cum-solatio significa anche questo. In effetti, noi ci rendiamo gradualmente conto, lungo il cammino, che il programma esistenziale che dobbiamo abbracciare non è tanto l'andare contro le contingenze che inevitabilmente ci assediano, ma viverci assieme, accettando il compito di costruire una umile sapienza integratrice. Questa cosa che chiamiamo vita ci richiede la forza di non soccombere, al crepuscolo, solo perché non vediamo come potrebbe, nel buio più fitto, irrompere l'aurora.