Portare la danza classica in tv il sabato in prima serata è stata una scommessa non da poco. Tanto di cappello dunque a Rai 1 per averci provato con Roberto Bolle, ballerino di fama internazionale, protagonista di La mia danza libera, una serata speciale condotta da Luisa Ranieri e Francesco Pannofino, con tanti ospiti, tra cui Jovanotti, Carla Fracci, Virginia Raffaele, Paola Cortellesi e Micaela Ramazzotti. Una serata a ruota del successo dei due sabati precedenti con Viva Mogol. Annunciato come un viaggio dentro la poesia e la bellezza, La mia danza libera non ha deluso le attese, nemmeno quelle dei telespettatori (quasi quattro milioni). Nel corso del programma ci sono stati momenti di grande spettacolo con coreografie di livello assoluto. La bravura e la versatilità di Roberto Bolle sono fuori discussione. Quando balla non c'è n'è per nessuno. Può essere Il lago dei cigni con Anna Tsygankova come il duetto (davvero simpatico) con Jovanotti. Quando accenna a recitare le cose vanno meno bene, anche se si dimostra più simpatico e autoironico del previsto. Lo ho dimostrato nell'anteprima con una serie di balletti spiritosi sulle note di Tu mi porti su (e poi mi lasci cadere) di Giorgia, ma anche nello sketch con Virginia Raffaele nell'ormai famosa imitazione di Carla Fracci (che poi arriva davvero, balla con Bolle e duetta con la sua imitatrice). Ma non tutto è andato per il meglio. Il trait d'union operato da Pannofino con la voce fuori campo ha funzionato all'inizio, poi è diventato ripetitivo. Anche la Ranieri ha insistito troppo sul fisico da manuale d'anatomia di Bolle. Certo l'esaltazione del corpo faceva parte del gioco (particolarmente suggestivo il balletto delle geometrie e dello spazio), ma qualche apprezzamento in meno non avrebbe guastato, anche perché il mondo non è fatto solo da perfetti e la perfezione non è solo quella fisica. Che poi la Cortellesi e la Ramazzoti fossero lì per promuovere il loro film ha riportato un po' tutti con i piedi per terra. Infine, non si capisce la mezz'ora di flashback oltre la fine con backstage e prove, ma anche la riproposizione di alcuni momenti dello spettacolo soltanto per arrivare a completare l'orario ormai diluito della prima serata. Ma Bolle non ha colpe. È la tv che non si mostra coraggiosa fino in fondo.