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Casilda di Toledo. L’amore dato è un petalo che profuma il mondo

Matteo Liut martedì 9 aprile 2024
L’amore donato alle sorelle e ai fratelli che condividono con noi il cammino terreno è un petalo profumato, che trasforma la storia in un giardino di bene. A ricordarcelo è santa Casilda di Toledo, il cui nome è riportato nel Martirologio Romano alla data odierna e la cui testimonianza parla di una carità capace di superare limiti e divisioni. Casilda era la figlia musulmana del governatore di Toledo al tempo della dominazione araba della Spagna. Erano secoli difficili per i cristiani che abitavano quella terra, conquistata nel 711 e dominata dagli arabi fino al 1085. Ma Casilda era conosciuta da tutti per l’animo gentile e la generosità: due virtù umane che la spinsero ad aiutare i cristiani prigionieri per la loro fede. Una cura che lei esprimeva anche portando loro di nascosto del cibo. Il padre, però, si era insospettito e un giorno decise di farla perquisire proprio mentre si stava recando dagli amici cristiani in carcere, ma il pane che la giovane portava con sé si trasformò miracolosamente in rose e lei fu salva. In seguito, Casilda si ammalò gravemente: nemmeno i più famosi medici arabi del tempo poterono alcunché per lei. Si rivolse così agli amici cristiani, che la indirizzarono verso la fonte di San Vincente nella zona di Burgos. Guarita, decise di farsi battezzare e di ritirarsi a vita eremitica. Altri santi. San Liborio, vescovo (IV sec.); beato Antonio Pavoni, martire (1325-1374). Letture. Romano. At 4,32-37; Sal 92; Gv 3,7-15. Ambrosiano. Ap 3,1-8; Sal 102 (103); Gv 1,43-51. Bizantino. At 4,1-10; Gv 3,16-21. t.me/santoavvenire © riproduzione riservata