«U
n mondo, certo sei tu, Roma, ma senza l'Amore/il mondo non più il mondo, Roma non sarebbe più Roma».Johann Wolfgang Goethe, il grande poeta tedesco, scrivequesti versi nelle sue splendide Elegie romane
. Parte per Roma come un pellegrino diretto al tempio della Bellezza. E rivela nei suoi versi un'idea forte, giusta, non equivocabile di bellezza. Che si manifesta nella forma, ovviamente. Ma tale forma non potrebbe nascere e svelarsi senza l'amore che della bellezza è linfa, sostanza, miccia. In questo senso, incantato davanti a Roma, quintessenza della bellezza, natura, storia, arte, una realtà piena e conclusa, il grande poeta Goethe, che ha maturato e sedimentato uno straordinario patrimonio di conoscenza filosofica, religiosa, scientifica, alchemica, mentre è incantato dal cielo di Roma, dalla sua luce e dalle opere dell'uomo, comprende quale sia il combustibile, l'amore. Amore divino è origine e causa del cielo, della luce, dei tramonti, delle brezze, della vegetazione di Roma. Amore umano edifica la capitale del mondo anticoche diverrà Europa; amore umano, ispirato, genera la onirica, bianca, Roma rinascimentale e barocca. La bellezza visibile, in natura e nell'arte, non esisterebbe senza la bellezza profonda, invisibile, l'amore che risponde con lirica e inno al miracolo della vita. Tutto ciò che è bello è frutto d'amore.