L'amore che allontana il dolore catttivo
Ma anche senza arrivare alle separazioni, tutti noi conosciamo il dolore cattivo, che è capace di insinuarsi in tutte le relazioni di coppia e in quelle tra genitori e figli; lo conosciamo perché nasce dalla nostra limitata capacità di amare, che ci porta a ferire anche le persone cui vogliamo più bene. Il dolore cattivo è la cosa peggiore che anch'io ho incontrato, nella vita come nella professione, e sono certa perciò che il male più vero è sempre il male dell'anima; il vero male è il dolore che si accompagna alla rabbia, che rende duro il cuore e che toglie la pace. È una spirale difficile da interrompere: non venire compresi e amati come desideriamo provoca dolore, il dolore rabbia, la rabbia cattiveria che genera nuove e più profonde ferite; se non impariamo a fermarci in tempo, la distanza provocata da un'incomprensione può arrivare talvolta a generare voragini che nessuna parola sarà poi in grado di colmare. Ferire le persone più vicine è facile, perché di loro conosciamo le vulnerabilità e i lati più segreti; l'affidamento reciproco nato dall'amore può trasformarsi così in un'arma potente, capace di colpire proprio là dove farà più male. È dunque importante educarci al silenzio e all'attesa, per rendere meno incandescenti le parole che dal cuore arrivano alle labbra; è importante saper sospendere in tempo una lite, per tornare a parlarci quando avremo trovato la distanza giusta per vedere le cose anche con gli occhi dell'altro. È importante coltivare sempre nel cuore l'immagine buona di coloro che amiamo, la consapevolezza della loro preziosità, il senso del loro oggettivo valore: sarà più facile in questo modo tenere sempre lontano dalla nostra casa il dolore cattivo, anche nei momenti difficili.