Qualche giorno fa mi sono imbattuto in un pensiero di Seneca che non riesce a uscirmi dalla testa: «Il vero amico non è colui che è solidale nella disgrazia, ma quello che supporta il tuo successo». Quante volte nel corso della vita ci siamo trovati in mezzo a riflessioni e discussioni sull'amicizia e, nel bel mezzo di approfondimenti e scambi di idee, qualcuno ha tirato fuori l'aforisma perfetto riguardo al tema? A me è successo spesso. La prima volta, a memoria, l'ho vissuta a scuola. Ero in seconda media e, come capitava a quei tempi, i ragazzi scrivevano sul proprio diario frasi e massime su vari argomenti della vita che avrebbero da lì a poco affrontato seriamente, quasi volessero morderli come si fa con un frutto. E così, da una frase di Jim Morrison a un'altra di Giorgio Gaber, passando da pensieri divertenti di Gino & Michele, ricordo in particolare una frase sull'amicizia: «L'amico non è colui che ti asciuga le lacrime ma colui che non te le fa versare». Nella vita che andava avanti come un treno, ogni anno il concetto di amicizia era ora simile a quello dell'anno precedente, ora modificato con un upgrade, come fosse un software indispensabile per far funzionare meglio l'anima. Trovare un amico che supporta il tuo successo è cosa bella e rara. D'altra parte, il concetto di amicizia – almeno nell'ultimo decennio – ha sdoganato una serie di dinamiche quantomeno singolari. Parliamo dei social ad esempio. Accetti l'amicizia? La richiedi? Succede spesso, a tutti quelli che possiedono un profilo. Sei amico a volte di una persona che non vedi da anni o che, ancor peggio, non conosci neanche. Non si potrebbe cambiare parola? L'amicizia qui si fa contatto, numero, rete. Che poi magari ti incontri per strada e non ti riconosci o, ancor peggio, non ti saluti. Io so solo una cosa riguardo all'amicizia: nella vita gli interessi cambiano o passano, gli amori a volte finiscono o si esauriscono. Ma l'amicizia vera, quella no. Non ci sono chilometri o tempi che tengano: un vero amico lo è per sempre.