L'accomandatario alla cassa Inps
L'obbligo di iscrizione nella Gestione dei commercianti (oppure degli artigiani) è stato riconosciuto in particolare anche per le società in accomandita semplice, una categoria commerciale molto diffusa.
All'interno di queste società, i soci accomandanti rispondono soltanto entro i limiti della quota di partecipazione e non possono prendere parte all'amministrazione, mentre i soci accomandatari partecipano all'amministrazione e rispondono senza limiti per le obbligazioni sociali. La distinzione fra le due figure, netta secondo la legge, può presentare nella pratica diverse incertezze. Pesa particolarmente sugli interessati la posizione di socio che partecipa contemporaneamente, con diverse caratteristiche, in società diverse.
Solo il socio accomandatario, anche se è già pensionato, è considerato iscrivibile alla Gestione commercianti poiché possiede tutti i requisiti idonei (responsabilità, gestione in proprio, lavoro personale nella ditta, con caratteri di abitualità e prevalenza). Si presume che l'accomandatario partecipi attivamente al lavoro della società; in caso contrario, mancando uno dei requisiti, si può chiedere all'Inps la cancellazione, ovviamente fornendo prove adeguate. Ove l'accomandatario, provveda all'amministrazione della società e percepisca per questo uno specifico compenso, subentra l'obbligo di iscrizione alla Gestione separata dei collaboratori.
Per il socio accomandante, di regola non soggetto all'Inps, non è invece da escludere una doppia posizione, all'interno della società, di socio e di lavoratore dipendente. Le due posizioni sono compatibili anche per la previdenza, ma solo dopo le valutazioni che l'Inps esprime di volta in volta sui casi concreti. In particolare, il socio accomandante può svolgere lavori di tipo intellettuale o materiale, purché non consistano in atti di amministrazione o che non presuppongano poteri di decisione. è invece iscrivibile come commerciante solo nell'ipotesi in cui sia familiare coadiutore dell'accomandatario, partecipando al lavoro aziendale in modo abituale e prevalente.
Contributi 2005. I lavoratori autonomi, compresi gli accomandatari iscritti alla gestione commercianti, sono tenuti a versare la quarta ed ultima rata dei contributi minimi per la pensione, relativi allo scorso anno, entro giovedì 16 febbraio. Il reddito minimo annuo da prendere in considerazione è stabilito in 13.133 euro. I pensionati con più di 65 anni riducono i contributi dovuti del 50%.