Presentato in competizione all'ultimo Festival di Cannes, Julieta di Pedro Almodóvar segna un svolta nella carriera del regista spagnolo che abbandona gli eccessi dei suoi film giovanili per abbracciare un dramma più asciutto, sobrio e trattenuto, riluttante nell'esprimere emozioni ed enfatizzare il mistero. La ragione sta forse anche nella materia di partenza, tre racconti della scrittrice canadese premio Nobel Alice Munro (In fuga, Silenzio e Tra poco) sui quali è basata la storia di una donna che prima perde il marito in un incidente e poi sua figlia, che una volta diciottenne l'abbandona senza apparenti ragioni. La speranza di rivederla dopo 12 anni spinge Julieta a scriverle per rivelare ciò che mai le ha detto. (A. De Lu.)