Chi l'avrebbe mai detto tanti anni fa che l'impassibile cowboy di Sergio Leone, lo spietato ispettore Callaghan, avesse un cuore dolce e tenero? Il vecchio Clint Eastwood, ormai 84enne, ci ha stupito ancora una volta portando sullo schermo Jersey Boys, il celebre musical di Broadway (in cartellone dal 2005) sui Four Seasons, gruppo italo-americano sulla cresta dell'onda negli anni Cinquanta e Sessanta (proprio mentre Eastwood si faceva conoscere nella serie tv Gli uomini della prateria, che appare sul piccolo schermo in una scena del film). Prima dei Beatles, insieme per vent'anni nonostante scontri, incomprensioni, gelosie, rivalità, debiti. Probabilmente il loro nome non vi dice nulla, ma se ascolterete alcune delle loro canzoni più celebri, come Can't Take My Eyes Off You, la voce di Frankie Valli qualche campanello lo farà suonare. Jersey Boys è solo apparentemente però una mosca bianca nella filmografia del regista di I ponti di Madison County, Flags of Our Fathers, Mystic River, Million Dollar Baby, Gran Torino. Con la storia di quattro teppistelli cresciuti nei bassifondi del New Jersey, destinati a una vita da criminali di mezza tacca, diventati invece una celebrità con il solito percorso che porta prima all'ascesa e poi alla caduta, Eastwood non solo riscopre la sua vena musicale (ricordate Bird e Honkytonk Man?), ma prosegue nel suo racconto dei valori americani affidando a ciascuno dei personaggi, che dialogano con il pubblico, un punto di vista diverso sulla storia. L'amicizia, la lealtà, la famiglia, il senso di appartenenza a un gruppo, la voglia di farcela e di riscattarsi da un contesto sociale insoddisfacente. E poco importa se c'è sempre qualcuno che è pronto a calpestare tutto questo. Il vecchio Clint ci crede, consapevole che il prezzo pagato da chi vuole arrivare in cima è spesso troppo altro. E infatti qualcuno di loro tornerà dai figli, altri quei figli li perderà. Classico e libero come tutti i ultimi film di Easwood, Jersey Boy ci regala un travolgente finale con tutti i personaggi in scena che cantano e ballano. Alessandra De Luca