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Vite digitali. Itana, così l’Africa sfida la Silicon Valley

Gigio Rancilio venerdì 21 aprile 2023

Quando pensi all’Africa, l’ultima cosa che ti viene in mente è il mondo digitale. Non solo perché molti Paesi africani hanno ancora connessioni scarse e tecnologie non adeguate, ma anche perché i nostri occhi sono troppo abituati a guardare soprattutto al mondo occidentale e alla Cina. Eppure «l’Africa è il gigante addormentato, il centro tecnologico emergente del mondo». Ne sono convinti due imprenditori nigeriani (ma non sono i soli). I quali partono da una certezza: « Entro la fine del secolo, un terzo della popolazione sarà africano. E nei prossimi 80 anni crescerà dagli 1,2 miliardi di oggi a 4,5 miliardi». Se accadrà, «la sola popolazione della Nigeria supererà quella della Cina». Da qui l’idea di far diventare una zona africana la nuova Silicon Valley, cioè la « valle della tecnologia digitale» Così è nata l’idea di Iyinoluwa Aboyeji, che è uno degli imprenditori tecnologici di maggior successo della Nigeria, e dell’imprenditore immobiliare Luqman Edu. «Se avessimo il posto giusto, con le regole giuste - spiegano sul loro sito - i ragazzi nigeriani di talento non dovrebbero più abbandonare l’Africa per una vita migliore». Così hanno deciso di fondare Itana, che sarà anche un hub tecnologico per i lavoratori di Internet della Nigeria e per le aziende digitali. Attenzione però: al momento Itana esiste solo nel digitale.

O meglio esiste anche nello spazio reale, ma è solo una fetta di terra vicino al Golfo di Guinea. Fa parte della cosiddetta “zona franca di Lekki”, voluta dal governo e che offre esenzioni fiscali e altri vantaggi alle aziende che vi si stabiliscono. Dopo avere attirato una raffineria e alcune industrie più tradizionali, nella “zona franca di Lekki” è arrivato il progetto di Itana. Il primo obiettivo è copiare il Delaware, il piccolo stato americano che per le sue agevolazioni fiscali è la sede di oltre un milione mezzo di aziende di tutto il mondo. Al momento Itana - anche se è ancora in fase di sviluppo - ha già circa 2.000 membri digitali e 200 residenti digitali. Come recita il sito a lei dedicato, «è la porta d’accesso per fare affari in Africa occidentale per le aziende di tutto il mondo». La piattaforma a breve offrirà una varietà di servizi: dalla registrazione delle società in zona franca alle elaborazioni dei visti digitali ai permessi commerciali in Nigeria. Senza dimenticare i servizi bancari e i vantaggi fiscali (zero tasse sulle società, zero imposte sulle plusvalenze e IVA allo 0%). Il lancio avverrà nel secondo semestre del 2023. Ma è già possibile iscriversi alla lista d’attesa.

Poi verrà anche la città reale. « Nascerà in un quartiere di 72.000 mq ad Alaro City, a Lagos, in Nigeria. Sarà un luogo per 3.000 imprenditori, creativi e persone di talento. Avrà anche appartamenti residenziali privati, ristoranti, bar e caffè di livello mondiale». Vivere a Itana - recita il sito internet - «significa energia 24 ore su 24, 7 giorni su 7, acqua pulita e connettività Internet veloce e affidabile. La città sarà sostenibile e rispettosa dell’ambiente (con tanto di simil bosco verticale di Milano, a giudicare dalle foto del progetto presenti sul sito - ndr) e avrà un servizio di trasporti efficiente da e per Lagos via mare, via terra e via aria». Sarà, promettono, un luogo che miscelerà vita privata e lavoro « per promuovere l’innovazione delle startup tecnologiche». Chissà se sarà davvero la nuova Silicon Valley.