Istituto Buon Samaritano entra nel Fondo Clero
contributi assicurativi anche oltre il
pensionamento. Più critico, in particolare, è il compito assegnato allo stesso rappresentante di trasmettere all’Inps le domande di pensione. Questa prescrizione riduce la libertà e il diritto dei ministri iscritti di presentare personalmente la domanda che, peraltro, deve avvenire oggi esclusivamente tramite lo Spid personale (oppure un patronato). Anche se effettuato su delega, un invio all’Inps occasionalmente ritardato ha l’effetto di differire la decorrenza dell’assegno con evidenti danni economici per l’interessato. La procedura per le domande coinvolge inoltre gli assegni ai superstiti, soggetti che sono estranei ai doveri previdenziali con il Fondo. Risale invece all’archeologia della previdenza una vera “perla” riesumata dal nuovo decreto. Si tratta di una disposizione a favore dei sacerdoti che nel 1960 risultavano già assicurati come lavoratori dipendenti e per questo esonerati, alla nascita del Fondo nel 1974, dall’iscriversi alla previdenza di categoria. Gli effetti di questo esonero si sono esauriti da oltre quaranta anni. Sullo sfondo del nuovo decreto si intravede lo sbrigativo “copia-incolla” che si trascina pervicacemente da analoghi provvedimenti nella materia, specchio di una pubblica amministrazione nella quale regna, immutabile, ”il precedente”. © riproduzione riservata