Sant'Isidoro di Siviglia con il suo impegno fu uomo di sintesi e di custodia delle radici, come ricordava nel 2008 Benedetto XVI nell'udienza dedicata a questo vescovo spagnolo: «Nella discussione dei vari problemi teologici, egli mostra di percepirne la complessità e propone spesso con acutezza soluzioni che raccolgono ed esprimono la verità cristiana completa – notava Ratzinger –. Ciò ha consentito ai credenti nel corso dei secoli di fruire con gratitudine delle sue definizioni fino ai nostri tempi». Nato attorno al 560, nel 599 fu chiamato a succedere al fratello Leandro nella guida della comunità di Siviglia. Le sue opere, in particolare le «Etimologie», divennero testi fondamentali per gli studiosi lungo tutto il Medioevo. Egli, inoltre, spese molte energie a rileggere l'eredità degli antichi alla luce della fede cristiana, senza dimenticare la necessaria azione a servizio del prossimo. Amico di papa Gregorio Magno, presiedette il Concilio di Toledo del 633 e morì nel 636.
Altri santi. San Platone, abate (VIII-IX sec.); san Benedetto il Moro, religioso (1526-1589).
Letture. Risurrezione del Signore. Romano. At 10,34a.37-43; Sal 117; Col 3,1-4; Gv 20,1-9.
Ambrosiano. At 1,1-8a; Sal 117 (118); 1Cor 15,3-10a; Gv 20,11-18.
Bizantino. At 1, 1-8; Gv 1,1-17.