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Ironia ignorante sul Papa il "volto di Dio" e tante donne

Gianni Gennari martedì 26 luglio 2016
Un caso limite. Papa Francesco dedica Vultum Dei quaerere alla vita di decine di migliaia di donne che oggi vivono l'amore di Dio e del prossimo in modo assoluto e provocatorio agli occhi del mondo: clausura e contemplazione… Un documento di 38 pagine, circa 10mila parole e 1.600 righe ove esprime apprezzamento, incoraggiamento e affetto per questa scelta che unisce contemplazione e lavoro, amore per Dio e per il prossimo, sacrificio e gioia di offrire la vita senza confini e senza esclusioni.Succede però che sabato da noi sui giornali quasi tutto lo spazio è per le righe – sette: 34 parole su 10mila! – che chiedono attenzione per l'uso di cellulari e internet: una riduzione offensiva, maschilista e pruriginosa! Da vergognarsi in massa, ma non è il peggio. Ci pensa una donna, Daniela Ranieri ("Il Fatto", 23/7, pp. 1 e 18: «Il Papa alle monache… attente ai social network») che al titolo cervellotico – «Il volto di Dio non è Luigi 69» – aggiunge l'ironia: la «prima Costituzione Apostolica» dove bastava «una telefonata» per «esortazioni… del genere che danno le vecchie zie». E non basta. Nel seguito in ultima – «Le suorine in clausura? Il Papa sente puzza di social» – Ranieri si avventura ad esporre la sua competenza. Testuale: «Dopo aver cautamente aperto all'ipotesi che le donne possano dire messa (ma non somministrare la comunione) Francesco è tormentato dal sospetto che una si faccia suora di clausura col pretesto di cercare il volto di Dio per poi stare tutto il giorno a sbafo su Facebook…».Leggi e non ti viene da sorridere, ma ti chiedi come sia possibile una dimostrazione di ignoranza spocchiosa così evidente ed esibita: da cartellino rosso professionale. E «l'esortazione del genere che danno le vecchie zie» pare proprio necessaria: riconoscere i propri limiti è inizio della saggezza.