Invalidi civili, la stretta dell'Inps
I controlli sugli invalidi di età compresa tra i 18 e i 78 anni, imposti dal decreto 112/2008, saranno tuttavia gestiti dall'Istituto con la massima attenzione e la sensibilità dovuta a una categoria di cittadini per definizione «deboli». Lo stesso decreto esclude dalla verifica i residenti nelle province di Aosta, Trento e Bolzano (regolati da norme speciali), i minori di età e i soggetti affetti da patologie irreversibili. I 400mila da controllare saranno estratti a campione, sul totale di 2 milioni e 650 mila trattamenti in pagamento, e distribuiti nelle province in cui la percentuale di invalidi risulti particolarmente elevata rispetto alla popolazione residente. Le visite mediche di controllo inizieranno con gli invalidi che svolgono un'attività lavorativa e con coloro che riscuotono personalmente il sussidio. Le visite saranno effettuate da apposite commissioni mediche, anche sulla base dei fascicoli sanitari degli interessati che le varie Asl sul territorio dovranno consegnare all'Inps. Chi è impossibilitato a raggiungere la sede di verifica, può chiedere di essere visitato a domicilio. La pensione sarà subito sospesa, e in seguito revocata, in caso di assenza ingiustificata alla visita, oppure per mancata conferma dei requisiti sanitari o per motivi reddituali.
Le verifiche sui redditi " che sono indipendenti dalle dichiarazioni degli invalidi fatte sui modelli Red " devono accertare se l'invalido possiede redditi superiori ai limiti annuali prescritti, a partire dall'anno 2005. Queste operazioni saranno eseguite direttamente dagli uffici Inps, attingendo anche ai dati sui redditi gestiti dal ministero delle Finanze. Inoltre, per scovare eventuali casi di incompatibilità, la Motorizzazione civile metterà a disposizione le proprie informazioni utili ad individuare gli invalidi in possesso di una valida patente di guida.
Dichiarazioni di responsabilità. Tutti gli invalidi civili con indennità di accompagnamento, anche se ricoverati presso un istituto di assistenza, devono presentare all'Inps o al Comune o alla Asl, entro il 31 marzo, una dichiarazione di responsabilità relativa al diritto all'accompagno. Analoga dichiarazione è richiesta agli invalidi civili, titolari dell'assegno mensile, che devono certificare la loro iscrizione nelle liste speciali per il collocamento. Il diritto all'assegno spetta, infatti, all'invalido fino a quando non sia stato avviato ad un posto di lavoro confacente con le sue condizioni fisiche.
I moduli per le dichiarazioni sono consegnati a domicilio degli interessati insieme al nuovo certificato di pensione. Per i disabili intellettivi o minorati psichici è sufficiente inviare un certificato medico.