Inutile: la Chiesa non cambia identità
MANICHEISMO
Una lettrice di Repubblica, un po' manicheista, ritiene (domenica 15) che la Bibbia «non dica tutta la verità sulla Creazione» e spiega che, forse, mentre «il Signore era intento a creare le meraviglie, il diavolo si adoperò per creare le brutture». Esempio: la rosa e le spine. Ne scrive perciò a Corrado Augias, il quale non sa rispondere altro che con il dubbio di Severino Boezio, il filosofo cristiano ucciso da Teodorico, che in carcere scrisse il "De consolatione philosophiae", da cui Augias ripesca l'interrogativo: «Si Deus est, unde malum? Et si non est, unde bonum?» Anche senza entrare nel merito, si può almeno asserire che il male è un segno della libertà dell'uomo voluta da Dio. Dunque, se ritiene che la fede non abbia una risposta al problema del male, perché Augias non la chiede alla scienza, di cui decanta tanto l'onnibravura?
SURREALISMO
Il Foglio (martedì 17) l'ha definita «surreale»: è la lettera aperta che Magdi Cristiano Allam, il giornalista egiziano, naturalizzato italiano, convertito alla fede cristiana e battezzato dal Papa durante la veglia di Pasqua del 2008 in San Pietro, ha scritto su Il Giornale (lunedì 16) a «Sua Santità Benedetto XVI». Con entusiasmo da neofita gli ha chiesto conto dell'udienza a Mario Monti e delle parole che gli ha rivolto. Per esempio: «Ha iniziato bene» e siccome il Presidente del Consiglio ha ripristinato l'Ici sulla prima casa e «ha imposto un regime di polizia fiscale», lui vuole sapere «che cosa intende Sua Santità per "bene"» e per «impegno morale». In calce ha messo anche il proprio indirizzo per la risposta. Già che c'era, poteva aggiungere il francobollo.