Inter agguerrita, Juve non Juve: il “dibattito” Conte - Sarri
restar sole anche il sabato. Al Piano Nobile del campionato si esibiscono naturalmente anche i suoi grandi attori. Per l'occasione – una sorta di vernissage – il Conte di ritorno e il Sarri ritrovato. Sul piano tecnico, uno a zero: l'Inter è già vicina allo spirito del suo allenatore, un combattente nato; deve migliorare (temo che Lukaku sia quel che dissi: un gigante normale...) ma intanto l'uno a zero lo schioda;la Juve, invece, non è la Juve, èsvenevole e ferma, non sarriana, tantomeno allegra, e cosi' certi ultrà della curva e della penna già si preoccupano di sapere dove passerà il Natale Sarri. Il Comandante imborghesito ha perso anche la partita a chiacchiere, lamentandosi del terreno sconnesso, del caldo (per fortuna non dell'arbitro...) e parlando di "patrimonio", un modo come un altro per dire fatturato: un assist perfetto per Antonio Conte, subito pronto a rammentare al "nemico" di star sereno visto che e' arrivato a sedersi sulla panchina della parte "forte", l'accusa che gli rivolgeva il Sarri napoletano. Ho visto di meglio, nella vita, soprattutto ai tempi di Rocco e Herrera, praticamente un film prevanziniano, Il Mago e il Paròn. Ma accontentiamoci. E' sempre meglio un dibattito fra Conte e Sarri
di un monologo di Giampaolo, l'Amleto del Giocar Bello promosso da William Sacchi, il drammaturgo di Fusignano-upon-Senio.