Insegnanti, un ruolo per tutti
Le graduatorie delle singole Regioni terranno conto delle distinzioni tra i rispettivi settori formativi e delle articolazioni delle diocesi sul territorio. Gli eventuali esuberi, rispetto al limite del 70% dell'organico complessivo dei docenti di religione, saranno compensati tra le diocesi della stessa regione, d'intesa con gli ordinari diocesani coinvolti nell'operazione. Purtroppo i rimanenti insegnanti ancora non di ruolo, poiché costituiscono una quota di organico a sé stante, non possono essere utilizzati per riassorbire le eventuali eccedenze dei posti di ruolo.
Nuovo concorso. La discriminazione, che esclude tuttora dalla immissione in ruolo circa 8mila docenti, ha suscitato sin dall'inizio dissensi nella categoria. Anche perché l'esclusione dai ruoli di una consistente quota di docenti è stata giustificata solo con l'impossibilità di determinare con esattezza dotazioni organiche corrispondenti all'ampiezza della popolazione scolastica, un dato demografico altamente variabile. Una soluzione intermedia potrebbe venire dalla indizione di un nuovo concorso riservato agli insegnanti di religione che abbiano prestato servizio per almeno quattro anni nel corso dell'ultimo decennio. Il nuovo concorso dovrebbe svolgersi esclusivamente nelle Regioni nelle quali le graduatorie risultano esaurite e soltanto per i posti necessari a raggiungere il tetto del 70% dell'organico complessivo. Inoltre, l'attuale graduatoria di merito potrebbe essere trasformata in graduatoria ad esaurimento in modo da offrire la progressiva immissione in ruolo ai docenti che sono risultati vincitori di concorso, ma che sono ancora in servizio con contratto a tempo determinato. Infine, la docenza di religione dovrebbe essere valutabile per ogni graduatoria od abilitazione ad altre discipline.
Pensioni di vecchiaia. Con o senza concorso, già immessi o non ancora immessi in ruolo, i docenti di religione, laici e religiosi, sono esentati, con la recente riforma del welfare, dal rispettare il nuovo regime delle decorrenze delle pensioni di vecchiaia e di anzianità. Per tutti, senza distinzioni, è confermata la decorrenza fissa del 1° settembre di ogni anno.
Revoche. Entro martedì prossimo 10 giugno, i docenti interessati possono presentare in tempo utile la rinuncia alla domanda di trasferimento o di passaggio di ruolo. La definizione di queste richieste sarà resa nota entro fine mese.