Oltre 3mila insegnanti di religione (idr) festeggiano, sabato prossimo, l'ingresso definitivo nei ruoli organici della scuola. Con l'attuale contingente di assunzioni ' il terzo della serie iniziata a settembre 2005 ' si completa l'iter dei concorsi riservati, previsti dalla legge 186 del 18 luglio 2003, che offrono la sospirata stabilità di cattedra e la pari dignità giuridica ed economica con gli altri docenti. Gli idr in ruolo hanno inoltre il vantaggio, in caso di revoca dell'idoneità da parte dell'ordinario diocesano, di poter salvare il posto di lavoro, transitando ad altra cattedra per la quale possiedano i requisiti. La decorrenza giuridica ed economica delle nuove assunzioni è fissata all'1.9.2007. Complessivamente, l'inquadramento nei ruoli ha interessato 15.359 insegnanti che per anni hanno vissuto una situazione di sofferto precariato.Il ministero della Pubblica Istruzione ha comunicato, con una nota del 17 luglio scorso, che ai docenti neo immessi in ruolo sarà attribuito un assegno ad personam, riassorbibile, per compensare la differenza di retribuzione tra la prima fascia stipendiale del docente di ruolo e lo stipendio in godimento al 31 agosto 2007.Ha precisato inoltre che l'orario di insegnamento nella scuola dell'infanzia non può essere costituito per un orario inferiore alle 25 ore settimanali; poiché questa «ora» dura 90 minuti, la cattedra sarà costituita da 24 ore più un'altra ora resa a disposizione. In sostanza, non potranno essere attribuite nomine per un orario inferiore alle 25 ore settimanali contrattualmente previste.La ripartizione per diocesi degli ultimi inquadramenti è iniziata a luglio presso gli Uffici scolastici regionali e si completa in questi giorni con la stipula, con i singoli interessati, dei contratti di lavoro a tempo indeterminato. Purtroppo in alcune regioni restano inevasi non pochi posti messi a concorso.Gli inquadramenti definitivi hanno tuttavia un altro risvolto. Per effetto delle programmazioni della legge 186, restano ancora fuori, e per ora senza alcuna soluzione sistematica, più di 3mila docenti ai quali continuerà ad essere applicato il vecchio trattamento transitorio.Si verifica quindi una spaccatura della categoria che si riflette anche sui pensionamenti. I docenti di religione «in assenza di ruolo» (sono così definiti dalla circolare n. 496 del 30 dicembre 1998) non sono soggetti ad alcun termine per le dimissioni dal servizio, fermi restando i rapporti interni con il rispettivo ufficio diocesano. I pensionamenti degli assunti in ruolo devono invece rispettare ogni anno la scadenza unica del 10 gennaio, stabilito per tutti i dipendenti ordinari. A causa dei numerosi ostacoli opposti alla nascita della legge 186, non sono pochi i docenti giunti all'inquadramento in ruolo in età matura e con un'ampia anzianità di servizio, tanto da essere ora in lista di attesa per la domanda di pensione dal prossimo 1° settembre 2008.