Inps, tutti gli «extra» in pagamento sull'assegno di dicembre
Tredicesima. Per la maggior parte dei lavoratori la tredicesima mensilità arriva in prossimità del Natale, rispettando le indicazioni dei contratti di lavoro o particolari consuetudini. Per i pensionati è accreditata invece già venerdì 1° dicembre, ma come sempre è destinata a volatilizzarsi per sostenere le più diverse esigenze personali e familiari. Per gli impazienti (sono tanti) l'importo è già visibile da alcuni giorni sul sito dell'Inps impostando la ricerca su "cedolino della pensione".
Importo aggiuntivo. Ai titolari di pensione che non superano il trattamento minimo (o di poco superiore) e con bassi redditi spetta, insieme alla rata mensile e alla tredicesima, anche un "importo aggiuntivo" di 154,94 euro, che corrispondono alle vecchie 300mila lire previste da una legge del 2001. A questo bonus sono interessati i pensionati con un reddito non superiore a 9.796,60 euro; se sono coniugati, i redditi cumulati con il coniuge non devono superare 19.593,21 euro, ma occorre rispettare contemporaneamente entrambi i limiti di reddito. Per i nuovi pensionati nel 2017 sia l'importo sia i limiti di reddito vengono rapportati ai mesi di riscossione dell'assegno mensile. L'attribuzione dell'importo aggiuntivo è prevista per tutte le categorie di pensione, compresi gli assegni del Fondo di previdenza per il clero ed esclusi i vari assegni a carattere assistenziale (invalidità civile, fondi di solidarietà ecc.).
Quattordicesima. Rata mensile ancora più ricca per chi ha diritto anche alla "somma aggiuntiva" – detta "quattordicesima" – ma che non l'ha ancora ricevuta nel corso di quest'anno. Si tratta dei nuovi pensionati del 2017 e di coloro che hanno compiuto un'età di almeno 64 anni all'interno del periodo tra il 1° agosto e il 31 di-cembre. Gli importi pagati dall'Inps possono variare in base al possesso alternativo dei seguenti requisiti di reddito e di contributi:
a) Pensione in base a contributi fino a 15 anni, fino a 25, oltre 25 anni. Spetta un importo di 437, 546 o 655 euro, se il reddito personale non supera 9.786 euro.
b) Stessa condizione contributiva. Spetta un importo di 336, 420 o 504 euro se il reddito personale non supera 13.049,15 euro.
Dai redditi si devono escludere la casa di abitazione, il tfr, gli assegni familiari e le somme per arretrati.