Come un regalo natalizio è il doppio riscatto della laurea ora offerto dall’Inps ai liberi professionisti, e non solo. La vecchia riforma Dini – ricorda l’Istituto di previdenza in un recente messaggio “riservato” ai suoi uffici (n. 4419 del 7 dicembre) – ha stabilito che per riscattare un diploma di laurea non devono essere presenti, per gli stessi anni ac-cademici, altri contributi di qualsiasi tipologia (obbligatori, figurativi, versamenti volontari, da altro riscatto ecc.). Questo vincolo deve essere rispettato non solo nella gestione pensionistica in cui si chiede il riscatto, ma contemporaneamente anche presso le altre forme di previdenza, come il Fondo pensioni dei lavoratori dipendenti, le Gestioni speciali dei lavoratori autonomi, la Gestione separata per i collaboratori, i Fondi sosti-tutivi per i dipendenti pubblici e del settore dei servizi (ormai quasi tutti confluiti nell’Inps). In questa casistica l’antica riforma non ha considerato la presenza degli enti di previdenza dei liberi professionisti (inquadrati dai noti decreti 509/94 e 103/96). Di fatto, si è realizzata una esclusione delle Casse professionali che consente oggi – precisa l’Inps – di riscattare la laurea in una delle sue gestioni anche se lo stesso percorso di laurea è stato riscattato nella previdenza dei liberi professionisti, sempre che siano perfezionati i previsti requisiti di legge. Un unico diploma di laurea diventa così utile per maturare due diverse e autonome pensioni, rispettando ovviamente le separate normative sui requisiti di età, contributi, calcoli ecc. Se ne deduce poi che il doppio riscatto deve beneficiare ugualmente della deduzione degli oneri pagati anche alla gestione Inps prescelta e da inserire nella dichiarazione dei redditi. Una facoltà che di fatto non interesserà lo stesso anno fiscale, ma anni diversi. Inoltre, la nuova impostazione giuridica dovrebbe aprire la strada ad altre forme di riscatto consentite sia dalle casse professionali sia dalle gestioni Inps. L’Istituto di previdenza, per competenza, non si pronuncia sul caso inverso (riscatto Cassa dopo riscatto Inps) e non affronta il cumulo dei contributi in più gestioni, ora più agevolmente conseguibile, tenuto conto che a tutti i professionisti iscritti a un Albo di categoria è richiesto il possesso di un titolo accademico.
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