Inps, i reclami solo dal computer
Tuttavia, vista la delicatezza della materia, l'Istituto ha concesso ai suoi utenti un periodo di 60 giorni - che si concluderanno il prossimo 22 aprile - durante il quale sarà ancora possibile presentare ricorsi redatti su carta. Nel novero degli utenti sono considerati anche gli enti di patronato e gli altri soggetti professionali abilitati ai servizi telematici con l'ente.
L'invio telematico dei ricorsi amministrativi si inserisce nella procedura prevista dal codice civile (art. 443 c.p.c.) per le cause relative alla previdenza. La legge stabilisce che le azioni previdenziali davanti ad un tribunale non sono ammissibili se non è stata già sperimentata la via dei ricorsi amministrativi, oppure se non sono trascorsi almeno 120 giorni senza che sia stata adottata una decisione sulla domanda di pensione (o per contributi), oppure non meno di 180 giorni in attesa della decisione sul ricorso amministrativo pendente.
Per gli assicurati, i pensionati, i patronati e i professionisti l'Inps ha inserito, tra i servizi disponibili sul sito, anche «Ricorsi on line». La procedura telematica è facilitata da una guida, allegata alla circolare n. 32/2011, dimostrativa delle operazioni da compiere per il regolare e corretto inoltro del ricorso telematico. Malgrado i lodevoli sforzi dell'Istituto, il linguaggio e le operazioni descritte pretendono una concreta conoscenza di Internet. Il cittadino interessato a gestire direttamente il suo ricorso deve infatti essere già in possesso del Pin che, insieme al codice fiscale, consente l'accesso ai servizi telematici dell'Inps. Se non lo possiede, può ottenere il Pin direttamente dal sito dell'Inps, oppure tramite il call center 803164 oppure presso un ufficio locale. Una volta inoltrato il ricorso, si potranno in seguito consultare sul sito i reclami presentati, lo stato in cui si trovano al momento, e, una volta definiti, conoscere l'esito e stampare la relativa delibera di accoglimento o di reiezione.
Avvocati. Anche i ricorsi amministrativi possono essere presentati tramite un avvocato. Per non escludere questa facoltà dei cittadini, l'Inps ha previsto l'inserimento di questi professionisti nella procedura telematica, per la quale sarà obbligatorio munirsi del Pin. All'atto dell'utilizzo del Pin, l'avvocato sarà riconosciuto come procuratore del ricorrente e, in quanto tale, abilitato alla trasmissione di ricorsi per tutti i propri clienti. La coerenza dei dati anagrafici e fiscali dei ricorrenti sono confermate, prima dell'ingresso del ricorso nel sistema informativo Inps, attraverso il confronto con i dati degli archivi dell'ente.