Sabato scorso, secondo il calendario mensile dei pagamenti, hanno ricevuto la rata di giugno i pensionati Inps che riscuotono presso le Poste. Ieri è toccato invece a chi riscuote tramite una banca. L'impatto con la nuova rata per tutti i pensionati è un disappunto per il "netto" ricevuto, nettamente diverso dai mesi precedenti, e non poche perplessità sulla correttezza dei calcoli dell'Inps. Lo stesso Istituto ha ritenuto di dover precisare che sui pagamenti di giugno si sono accumulate operazioni diverse, purtroppo tutte a debito degli interessati. L'ente ricorda che ricade su questo mese il recupero della rivalutazione annuale delle pensioni, aggiornata per il 2019 solo a partire dalla scorsa rata di aprile. Il debito eventualmente risultante per i mesi da gennaio a marzo è stato ora trattenuto purtroppo in un'unica soluzione. Le pensioni coinvolte si situano nella fascia degli importi superiori di oltre tre volte il minimo di legge ma che ugualmente rasentano per numerose famiglie la soglia dei bisogni quotidiani. E questo in coincidenza con la scadenza del 17 giugno per pagare Imu, Tasi ecc. Una seconda elaborazione dell'Inps ha interessato i pensionati titolari di pensioni che complessivamente superano un importo lordo di 100 mila euro. Si tratta di situazioni non comuni, peraltro derivanti anche dal cumulo di assegni medio alti, sulle quali l'Istituto ha dovuto applicare un "prelievo di solidarietà", con una riduzione minima del 15% oltre la soglia dei 100mila euro. Il taglio è stato ripartito in misura proporzionale sugli eventuali assegni cumulati. Di qui è stato calcolato il conguaglio dovuto per il periodo da gennaio a maggio scorsi, e infine è stato impostato il recupero del debito, questa volta in tre rate, sulle successive mensilità di giugno, luglio e agosto 2019. La riduzione degli assegni comporta un ritocco alle trattenute fiscali grazie all'analoga riduzione dell'imponibile mensile e annuo.
Cedolino. Anche questo mese il cedolino della pensione (facilmente consultabile sia sul sito dell'Istituto sia sui vari dispositivi mobili) riporta in maniera analitica, e con descrizione dedicata, le voci relative ai calcoli dell'assegno e alle trattenute fiscali. L'Inps ricorda inoltre che è disponibile on line il certificato di pensione, detto Obis M, aggiornato dopo le operazioni di rinnovo descritte.