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Inps e ospedali pediatrici: un accordo per l'assistenza ai minori disabili

Vittorio Spinelli martedì 18 aprile 2017
Sul difficile rapporto con gli invalidi civili, già gravato negli anni passati dalla burocrazia statale, regionale e delle Asl, l'Inps è intervenuto più volte per semplificare il riconoscimento della invalidità, dell'handicap e per la liquidazione delle varie prestazioni, assegni mensili e indennità di accompagnamento. Una attenzione particolare è stata dedicata al settore della disabilità minorile, specie se in condizioni di gravità. Tuttavia le cronache riportano tuttora episodi incresciosi – come una inutile visita di revisione imposta a bambini autistici – che sollecitano una sensibilità degli uffici ancora maggiore, insieme a procedure aggiornate ed efficienti.
La tutela della disabilità dei minori si avvale ora di un particolare accordo, siglato a Roma la scorsa settimana, tra l'Inps e gli ospedali pediatrici Bambino Gesù di Roma, Gaslini di Genova e Meyer di Firenze, con lo scopo di ridurre il disagio dei minori disabili e delle loro famiglie lungo l'iter sanitario che conduce al riconoscimento delle prestazioni economiche. I quattro enti hanno concordato un "Protocollo sperimentale di intesa" che consentirà ai medici dei rispettivi ospedali di disporre di un "certificato specialistico pediatrico", con tutti gli elementi necessari alla valutazione medico legale, evitando al minore successivi esami ed accertamenti.
Il "certificato", che è stato predisposto dall'Inps e dalla Società Italiana di Pediatria, contiene tutti gli elementi utili all'accertamento della specifica patologia. Il "certificato" consente quindi di evitare ulteriori valutazioni specialistiche e di dover sottoporre il minore a più visite. Infatti, nel caso di patologie particolarmente complesse, sono sempre necessari esami specialistici in aggiunta al certificato medico redatto dal pediatra o dal medico di base. I medici, inoltre, utilizzeranno il "certificato" a titolo gratuito, con evidenti risparmi per le famiglie interessate.

L'Inps, a sua volta, si impegna a ridurre i tempi di lavorazione dei suoi uffici per concedere le prestazioni assistenziali. Per effetto del Protocollo, le domande delle famiglie per la visita presso le Commissioni Inps, potranno essere definite celermente, anche attraverso la valutazione della semplice documentazione agli atti. Ai medici che ne faranno richiesta l'Istituto fornirà, nell'ambito dell'intesa, un apposito Pin.

Al Protocollo sperimentale possono aderire altre strutture pediatriche che ne facciano richiesta. Un invito particolare è rivolto ad ospedali e centri specializzati nella cura delle malattie genetiche, cromosomiche e delle cosiddette "forme rare".